14.9.09





La proposta pensata per NOPASWD n°0 parte da considerazioni sul momento di crisi economica che vive il mondo tutto da due anni a questa parte. Non c’è giorno in cui i media ci ricordino il difficile periodo che si sta attraversando, una delle parole più sentite negli ultimi tempi è “crisi” .
La riflessione che vorrei sviluppare per questo progetto prende le mosse dalla frase di Voltaire “Il superfluo è necessario”.
Varie considerazioni sul tema:
- Cos’è il necessario e cosa il superfluo?
-il superfluo per uno può essere l’utile per l’altro
-il concetto di benessere (non è consumismo) e sviluppo sono stati svuotati dal loro significato originario e ridotte ad idee distorte
- il rischio dell’abbondanza da perseguire a tutti i costi è l’annullamento del sé
-“il consumatore è un eterno lattante che strilla per avere il poppatoio”… è più importante l’essere o l’avere?
- ciò che non è indispensabile non è in se un male ma un diritto e un esigenza di libertà.
Se si volesse bandire il superfluo si rischierebbe di far sparire il pensiero, l’arte, la musica…
La mia intenzione è quella di dare vita a un’azione che coinvolga i clienti di un supermercato del centro storico di Genova e spingerli a formare con i carrelli o con le proprie buste della spesa, nel piazzale antistante il negozio, l’aforisma di Voltaire.
Durante l’azione attraverso domande, provocazioni si favorirà il dibattito, il confronto, il dialogo... perchè come direbbe Marx il superfluo è un’ “affare sociale”.

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